Descrizione
La chiesa di Santa Maria Assunta è composta da tre navate ed ha uno stile barocco realizzato su un antecedente impianto romanico. Ha un paramento murario in pietrame facciavista. L’impianto planimetrico è suddiviso da tre navate che teminano con un’abside. Sul lato sud-est svetta l’imponente corpo del campanile.
- Facciata
- La facciata principale, rivolta verso nord-ovest, è costituita da un paramento murario con pietrame a facciavista. E’ suddivisa in tre parti, di cui quella centrale è più alta e avanzata e temina con un frontone. Sopra il portone centrale, modanato in pietra, è presente una nicchia con la statua della Vergine. Due finestroni sovrastano i piccoli portali ai lati. Quello a destra risulta murato.
- Interno
- La configurazione planimetrica è costituita da un’aula liturgica suddivisa, da due file di arcate, in tre navate. La navata centrale termina con l’altare principale che nasconde il coro posto nell’abside. Qui vi sono due ingressi che portano alla sagrestia e al campanile. L’interno è illuminato dalle aperture in facciata e da finestroni posti sopra le arcate della navata centrale. Nella zona del coro è presente un grande finestrone e quattro finestre superiori. La zona presbiteriale, fino agli anni ’60, era divisa dall’aula da una balaustra in ferro.
- Struttura
- Le strutture perimetrali portanti sono in muratura. L’interno è scandito da un doppia fila di quattro archi.
- Coperture
- La copertura della chiesa è a due falde in corrispondenda della navata centrale. Le due navate laterali sono coperte da singole falde poste ad un livello più basso. L’interno è caratterizzato da un intradosso con volta a botte che copre la navata centrale e termina con una semicupola nell’abside. Le navate laterali sono scandite da cupolette ribassate sorrette da quattro vele.
- Elementi decorativi
- La chiesa è decorata con stucchi e modanature. Le arcate della navata centrale sono scandite da lesene sormontate da capitelli che proseguono anche nella zona del coro. All’interno spicca l’altare principale e una serie di sette altari lungo le due navate laterali.
Notizie storiche
- IX ‐ IX (preesistenze intero bene)
- Nel secolo IX, pare che alcuni monaci basiliani, per sfuggire alle persecuzioni iconoclaste dell’impero bizantino, si rifugiarono nella zona di Santa Maria di Abbate Lupo e poi in questa zona che ribattezzarono Pergamo e vi fondarono un monastero.
- X ‐ X (preesistenze intero bene)
- Nel X secolo, i monaci basiliani di Santa Maria di Abbate Lupo fondarono qui la chiesa di Santa Maria dl Pergamo, collocandovi il simulacro della Vergine portato dall’Oriente.
- XI ‐ XI (passaggio di proprietà intero bene)
- Dopo l’anno Mille, quando la Diocesi di Tricarico passò al rito latino, il monastero e la chiesa passarono ai Benedettini del monastero di San Michele Arcangelo di Montescaglioso.
- 1082 ‐ 1082 (menzione intero bene)
- La chiesa è menzionata in un documento del 1082 con il toponimo Santa Maria “de Pirigo”. In altri documenti antichi spesso si trova anche Santa Maria “de Perulo”, Santa Maria “del Pirolo”.
- 1131 ‐ 1131 (menzione intero bene)
- Nel 1131 un privilegio del vescovo di Tricarico conferma all’abate Guarino, dell’abbazia di San Michele Arcangelo di Montescaglioso, la proprietà di questa chiesa.
- XVI ‐ XIX (rifacimento intero bene)
- Tra il XVI e il XIX secolo furono eseguiti numerosi interventi che modificarono la chiesa dall’originario stile bizantino a quello barocco. Nel 1683, in una raffigurazione di una platea descrittiva del complesso benedettino, si evidenzia la presenza di un campanile a torre e di un cortile cinto da alte muraglie, rimosse probabilmente nel XIX, dopo il passaggio della chiesa alla giurisdizione del clero secolare.
- 1797 ‐ 1797 (passaggio di proprietà intero bene)
- Il santuario risulta non più appartenente al monastero, ma di patronato regio.
- 1885 ‐ 1885 (ristrutturazione intero bene)
- Nel 1885, fu ristrutturata con fondi dei fedeli.
- 1953 ‐ 1953 (ristrutturazione intero bene)
- Fu ristrutturata la parte posteriore a rischio crollo.
- 1970 ‐ 1971 (ampliamento tettoia laterale)
- Nei primi anni Settanta fu realizzata una tettoia costituita da pilastri in muratura di mattoni pieni ed un solaio in latero-cemento con sovrastante manto di embrici di argilla delimitato da una cancellata metallica.
- 1996 ‐ 1996 (ristrutturazione intero bene)
- Furono eseguiti degli interventi di ristrutturazione a cura del parroco Domenico Cecere.
- 2012 ‐ 2013 (ristrutturazione intero bene)
- Tra il 2012 e il 2013 hanno avuto luogo gli interventi finanziati con i il contributo CEI dell’8 per mille: E’ stata demolita la tettoia laterale. E’ stato realizzato un irrigidimento della copertura con un cordolo perimetrale e il rinforzo della volta intradossale. La copertura è stata impermeabilizzata con guaina. Sono stati effettuati interventi per il rifacimento dell’intonaco esterno. Nei locali della canonica sono stati realizzati nuovi servizi igienici, collegati ad un nuovo impianto esterno un sistema di smaltimento reflui.
Fonte: BeWeB – Beni Ecclesiastici in Web